Commissioni permanenti
Progetto “Giovani Europa”
Il 19 giugno 1999, nell’Aula magna dell’Università di Bologna, presidente l’allora ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, i rettori delle più importanti università europee sottoscrissero un documento che impegnava università e Stati a raggiungere sei obiettivi entro il 2010. Obiettivi e dichiarazione sono noti con il titolo “Bologna Process”:
- Adozione di un sistema di titoli di semplice leggibilità e comparabilità, anche tramite l’implementazione del Diploma Supplement;
- Adozione di un sistema fondato su due cicli principali, di primo e di secondo livello. L’accesso al secondo ciclo di studi richiederà il completamento del primo, la cui durata non può essere inferiore ai tre anni;
- Consolidamento di un sistema di crediti didattici – basato sul sistema ECTS – acquisibili anche in contesti disciplinari diversi;
- Promozione della mobilità (per studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo) mediante la rimozione degli ostacoli al pieno esercizio della libera circolazione;
- Promozione della cooperazione europea nella valutazione della qualità;
- Promozione di una indispensabile dimensione europea dell’istruzione superiore: sviluppo dei piani di studio, cooperazione fra istituzioni universitarie, programmi di mobilità, piani di studio integrati, formazione e ricerca.
Dopo, non è successo nulla o quasi.
Con alcuni studenti già vicini alla Fondazione Scipione Maffei e che frequentano università europee, si è pensato di riprendere quei sei obiettivi e dare vita a una commissione permanente –chiamata Progetto “Giovani Europa” – e lavorare insieme per capire e vedere cosa si possa fare in concreto, nella quotidianità, per un progetto europeo che rinasca dal basso, dagli studenti che studiano oggi per un “domani delle università” più Europeo.
La commisione è coordinata da Valeria Valotto.